domenica 10 settembre 2017

Cress, di Marissa Meyer


Non mi sono mai considerata una grande amante del genere young adult, ma confesso che di tanto in tanto, magari mossa da un improvviso bisogno di leggerezza o spinta da un irrefrenabile impulso adolescenziale (perché ricordiamo che sono un'eterna ragazzina e che gli shoujo manga sono sempre stati i miei preferiti!), mi lascio trascinare dallo spirito avventuroso e ingenuamente romantico di queste storie che, il più delle volte, non mi regaleranno forti emozioni, ma hanno il pregio di ridare una botta di vitalità al mio cuore di giovane fangirl ormai avvizzito. Ed è così che vi confesso senza alcuna vergogna di aver letto e apprezzato saghe come Twilight (se ci dimentichiamo dei film inguardabili e dell'ultimo libro), Hunger Games o The Wrath and the Dawn (bellissimo il primo, dimenticabile il secondo). La mia storia con la saga di The Lunar Chronicles, scritta da una giovane Marissa Meyer ancora alle prime armi, è iniziata in un periodo in cui pensavo che mai più mi sarei avvicinata a uno young adult, ma in cui la mia passione per le fiabe mi ha fatta nuovamente cadere nel tranello. E così, dopo un'amara delusione iniziale ma che lasciava intravedere la possibilità di uno spiraglio di miglioramento con Cinder, e passando per una netta rivalutazione dell'autrice, dei suoi personaggi e del mondo da lei creato con Scarlet, arrivata a Cress mi sono trovata completamente invischiata. E ora vi spiegherò perché (mi raccomando, il post contiene spoiler da Cinder e Scarlet per cui se non li avete letti e non volete rovinarvi la storia, astenetevi dalla lettura).


Her satellite made one full  orbit around planet earth every sixteen hours. It was a prison that came with an endlessly breathtaking view – vast blue oceans and swirling clouds and sunrises that set half the world on fire.
When she was first imprisoned, she had loved nothing more than to stack her pillows on top of the desk that  was built into the walls and drape her bed linens over the screens, making a small alcove for herself. She would pretend that she was not on a satellite at all, but in a podship en route to the blue planet. Soon she would land and step out onto real dirt, feel real sunshine, smell real oxygen.

Nuovo volume, nuova protagonista e, ovviamente, nuova fiaba. Questa volta la Meyer ci catapulta nel mondo incantato di Rapunzel, la bellissima fanciulla dai lunghi capelli d'oro imprigionata in una torre da una strega cattiva. Qui la fanciulla è Cress, una giovane lunare nata senza l'aura magica che caratterizza i suoi conterranei (un guscio vuoto, o "shell", come vengono chiamati su Luna), la torre è un satellite abbandonato nello spazio al di fuori dell'atmosfera terrestre e la strega cattiva è niente popo di meno che Sybil, la taumaturga della malvagia Regina Levana. Avevamo già fatto la conoscenza di Cress nel primo volume della serie, quando Cinder si mette in comunicazione con una programmatrice lunare attraverso un cip inserito di nascosto nell'androide del Principe Kai allo scopo di spiarlo, qui diventa finalmente un personaggio centrale della vicenda e possiamo incontrarla più da vicino.
Fuggiti dalla Francia a bordo della loro navicella spaziale, Cinder, Thorne, Scarlet, Wolf e Iko (divenuta parte integrante della navicella stessa) si trovano a orbitare attorno all'atmosfera terrestre cercando di studiare un piano di attacco prima di essere scoperti dagli scagnozzi che Levana ha sguinzagliato per l'intero globo terrestre. Nella speranza di trovare una via di uscita, Cinder decide di rimettersi in contatto con Cress e insieme studiano un modo per salvare la giovane prigioniera e dirigersi insieme sulla Terra per impedire le imminenti nozze tra Kai e la perfida Regina lunare. Purtroppo però il loro piano non andrà a buon fine e, scoperti da Sybil, in seguito a un violento scontro, Cinder, Wolf e Iko si troveranno soli con Jacin Clay – guardia e pilota di Sybil –, Scarlet sarà rapita dalla stessa taumaturga e portata chissà dove, e Cress e Thorne si vedranno insieme sul satellite in cui per tanti anni lei era stata imprigionata in caduta libera verso la superficie terrestre. Cress sta finalmente per assaporare la tanto agognata libertà, ma sarà davvero come se l'aspettava? Con questo terzo volume della serie si entra a tutti gli effetti nel vivo della vicenda e il tanto temuto scontro tra forze del bene e forze del male è finalmente alle porte, se pur non privo di dubbi, segreti e insicurezze.

"You're on a satellite?" said Thorne.
"Yes. Set to a sixteen-hour polar orbit around Earth."
"How long have you been living in a satellite?"
She twisted her hair around her fingers. "Seven years... or so."
"Seven years? By yourself?"
"Y-yes." She shrugged. "Mistress restocks my food and water and I have net access, so it isn't so bad, but... well..."
"But you're a prisoner," said Thorne.
"I prefer damsel in distress," she murmured.

Il terzo volume delle cronache lunari, devo ammetterlo, mi è piaciuto moltissimo e ciò è dovuto in buona parte anche alla sua irresistibile protagonista. Ho adorato Cress dal primo momento in cui è entrata in scena – ovvero dalla prima pagina – e il progressivo evolversi delle vicende non ha fatto che accrescere in me la simpatia e l'affetto nei suoi confronti. Dopo una intelligente e abile cyborg meccanica e un'impavida e passionale contadina dalla folta chioma rosso fuoco, ecco che la Meyer ci presenta un'ingenua e incorreggibile sognatrice nel corpicino minuto di un'indistruttibile hacker, e come non amarla? Cress è stata imprigionata fin da piccola in un satellite sospeso in orbita con l'unico scopo di spiare i più sopiti segreti della corte imperiale di New Beijing; sola e spinta da un'incontrollabile creatività, Cress non solo riesce a sviluppare doti informatiche ineguagliabili, ma trova pieno conforto nel lasciare libero sfogo alla sua fervida immaginazione che la porta dal creare un sistema informatico che denominerà Little Cress e nel quale incorporerà la se stessa bambina per avere una compagna di giochi tutta per sé al ricreare nella sua mente situazioni sempre nuove, romantiche e avvincenti per rendere meno monotona e più interessante la solitudine senza fine cui sembra essere condannata. Una sorta di Anna dai capelli rossi insomma, ma decisamente più simpatica e che non ti suscita mai istinti omicidi (provo un grande amore per la piccola Anna, si capisce?). Idealista e profondamente innocente, Cress trova il coraggio per superare le difficoltà rifugiandosi del magico mondo della fantasia e sogna l'eroico principe azzurro che, nella sua mente, è rappresentato dal "bellissimo, impavido e generoso Comandante Thorne". Eppure, messa alla prova dalle dure situazioni cui si trova a far fronte, Cress dimostra di saper maturare in fretta e si rivela ben presto una ragazza forte, coraggiosa e di grande intuito e intelligenza. Un misto di genio e follia che non può che renderla meravigliosa, e se poi la mettiamo insieme a quell'adorabile mitomane burlone di Thorne... beh, direi che il gioco è fatto!
Se Cress è diventata senza alcun dubbio il mio personaggio preferito della serie, non saprei però ancora dire se la coppia Cress-Thorne – e ve lo dico, sono un gioiellino! – abbia soppiantato nel mio cuore quella Scarlet-Wolf, anche perché nel corso di tutto il libro Scarlet compare veramente poco e la consapevolezza di una loro storia la si ha soltanto dall'irascibilità che Wolf mantiene per quasi tutta la storia. Eppure non posso fare a meno di amarli: anche solo dall'atteggiamento di Wolf nei confronti di un mondo in cui Scarlet non è più al suo fianco e chissà cosa potrebbe esserle capitato, dal suo continuo pensare a lei e dalla sua incapacità di lasciare andare, si evince l'inossidabile alchimia che lega insieme i due personaggi e, oddio, sono stupendi, non posso dire altro!

True to form, the mirror showed her just as she had always been. Plain. Dirty. A cyborg.
She tried to imagine what it would be like to see herself as she saw Levana: frighteningly gorgeous and powerful. But it was impossible with that reflection staring back at her.
That was why Levana despised mirrors so much, but Cinder found her reflection  almost comforting. The shopkeeper called her brave and beautiful. Jacin called her blinding. It was kind of nice to know that they were both wrong.
She was still just Cinder.

Anche la protagonista principale continua, ovviamente, a evolversi e Cinder, ormai consapevole della sua posizione e dell'importanza del suo ruolo per il mondo che la circonda più che per se stessa, inizia pian piano a sviluppare e prendere completo possesso dei suoi poteri. Questa cosa, tuttavia, anziché farla sentire più forte, ha su di lei l'effetto deleterio di destabilizzarla, confonderla e addirittura terrorizzarla. Non è facile, per una persona che è sempre rimasta fedele a se stessa e che ha sempre disprezzato l'inganno perpetrato da Levana su lunari e terrestri, rendersi progressivamente conto di essere più simile a lei di quanto non potesse immaginare e, in quanto tale, capace di compiere le stesse atrocità. Il terzo capitolo della saga vede pertanto Cinder in preda a una sorta di crisi di identità, sommersa da dubbi e schiacciata dalla paura, sentimento che per certi versi l'accomuna proprio al suo amato Kai. Anche quest'ultimo, infatti, a un passo dal matrimonio con Levana, è sempre più preda dei suoi dubbi e vittima del suo sacrificio ma, mentre in fondo al suo cuore continua a sperare di trovare finalmente quella risposta che ha sempre cercato, inizia a mostrare anche i primi segni concreti di una maturazione come governante, che lo porta finalmente a smuoversi un po' da quella situazione stagnante in cui, come personaggio, era finito con l'incanalarsi.

Questo terzo volume della serie, come ho già detto, mi è piaciuto moltissimo e la cosa strana è che all'inizio non riuscivo a capacitarmene perché non mi ha mai trasmesso forti emozioni né mi ha mai lasciata trepidante in attesa di qualcosa d'imprevisto che potesse succedere da un momento all'altro. Eppure leggerlo mi ha intrattenuta e mi ha divertita. Mi ci è voluto un po' per capire che i motivi per cui mi è piaciuto così tanto erano proprio questi. Ho sempre amato immergermi in storie complesse e ricche di pathos dove i sentimenti profondi e tormentati dei protagonisti la facevano da padroni, storie alla Jane Eyre o alla Cime tempestose per intenderci, ma ho capito che sono molte le ragioni per cui si può amare o anche solo apprezzare un libro. In Cress – come negli altri libri della serie cui appartiene – questi sentimenti non sono presenti e forse la cosa è anche voluta, o comunque tipica del suo genere: gli young adult sono di fatto racconti incentrati sull'azione e l'immediatezza più che sull'introspezione, leggere uno young adult è come guardare un film: ci si ritrova trasportati in un mondo di immagini e avvenimenti coinvolgenti, ma non c'è quasi mai spazio per i silenzi. E va bene così, perché se voglio struggermi in preda alle più forti emozioni ci sono sempre i capolavori di Charlotte Bronte o di Lev Tolstoj ma, se voglio passare qualche ora di puro e innocente intrattenimento, allora c'è Marissa Meyer, un'autrice che ha dimostrato di avere tutta la voglia e le capacità per crescere, che riesce a migliorarsi di volume in volume e che è finalmente riuscita a convincermi a seguirla in tutte le sue avventure – e poi è una fan di Sailor Moon, vogliamo parlarne?

5 commenti:

  1. Io questa serie ce l'ho un po' in stand.by, nel senso che ho letto i primi due e poi mi sono fermata. Mia sorella, in compenso, l'ha terminata e io mi sono fatta spoilerare tutto senza ritegno, quindi la voglia di proseguire la lettura non è proprio al massimoxD A lei è piaciuta molto Cress e il libro a lei dedicato e per osmosi piace pure a mexD Vediamo poi cosa ne penserai dell'ultimo!

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    1. Sì, immagino che dopo essertela spoilerata tutta tu non abbia voglia di proseguire nella lettura XD Tra l'altro non è che stiamo parlando di un'opera di grande letteratura per cui a maggior ragione una volta che già sai la storia non ti viene voglia di metterti anche a leggerla. Ho imparato ad amare quest'autrice nel suo genere e mi piace rifugiarmi nei suoi libri quando ho voglia di qualcosa di leggero e coinvolgente, insomma la leggo con lo stesso spirito con cui mi guarderei un anime di quelli non troppo psicologicamente impegnati ma comunque piacevoli. Cress però è favolosa, l'ho adorata! Ora staremo a vedere cosa mi aspetta nel prossimo :)

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  2. Ciao! Con questa serie ho avuto un approccio similare al tuo, Cinder non mi aveva fatto impazzire, ma con il secondo volume le cose erano migliorate sensibilmente, però poi mi sono fermata lì, anche se le intenzioni di continuare la serie ci sono ancora, e la tua recensione così positiva mi fa ben sperare! :)

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    1. Diciamo che non stiamo parlando di grande letteratura, ma se si cerca una storia poco impegnativa, carina e un pizzico avventurosa, secondo me può benissimo starci. Come dicevo rispondendo al commento precedente: ormai leggo questa saga come se stessi guardando un anime di quelli carini ma un po' all'acqua di rose. Poi vabbè, io sono una appassionata di fiabe e i retelling mi attirano sempre un sacco quindi non faccio testo.

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  3. Ciao, ti invito a partecipare al mio GIVEAWAY, in palio una copia cartacea de "La ragazza senza ricordi" di Frances Hardinge.

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